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Cosa è il sottosopra psichico?

sottosopra psichico

Cosa è il sottosopra psichico?

Qualche anno fa ho frequentato un corso di scrittura creativa. Il nostro insegnante Luigi ci disse una cosa che nel corso degli anni mi ha fatto molto riflettere. Ed è la seguente:

La trama di un romanzo è avvincente nella misura in cui si caratterizza bene il personaggio del cattivo, non tanto del buono.

In poche parole significa che se vogliamo scrivere una storia. La prima cosa che dobbiamo fare non è quella di pensare al protagonista ma al suo antagonista. Più il cattivo è forte e ha carattere e maggiore sarà l’interesse che il lettore presterà alla narrazione.

Già perché penserà… e ora come cazzo fa il protagonista a uscire da sta’ situazione demmerda?

E la curiosità di sapere come va a finire lo terrà impegnato nella lettura o nella visione del film.

Se interpretiamo in chiave di ermetismo psichico questo assioma universale capiamo subito che le vite più interessanti sono quelle di persone che hanno incontrato lungo il loro cammino molti ostacoli , molti antagonisti e quali risorse hanno messo in campo non per SCONFIGGERLI ma per SUPERARLI.

Il fascino di queste persone non deriva MAI dal fatto che si lamentano delle loro disgrazie, delusioni, dolori o degli abusi dei loro “aguzzini” ma dall’insegnamento che hanno tratto proprio grazie a loro,  grazie cioè  ai MAESTRI NERI.

I maestri neri sono i maestri più  in gamba che possiamo incontrare lungo il nostro viaggio. Perché grazie a loro e alle difficoltà che ci pongono, abbiamo la possibilità di imparare come fronteggiarli e acquisire un livello di coscienza maggiore. Vivere nella bambagia o circondati da confort eccessivi impigrisce e indebolisce lo spirito quando non usiamo questi agi per continuare a crescere.

L’epoca che stiamo vivendo ne è un esempio in chiave sociale: dalla seconda guerra mondiale sono passati circa 70 anni di relativo benessere nel mondo occidentale. Le persone hanno usato questo benessere non per migliorare se stessi ma per degradare tutto ciò che li circondava. La storia ha ampiamente dimostrato che il benessere crea un rammollimento generale degenerativo.

Il benessere in molti casi attrae i maestri neri proprio quando ci crogioliamo sugli allori.

Infatti pensiamo a tante trame di romanzi e film che partono proprio dal fatto che il protagonista si vizi ristagnando in una costante situazione di confort.

Quando raggiungiamo una maggiore soglia psichica dobbiamo rimanere umili e continuare ad essere vigili e non abbassare la guardia. Altrimenti evochiamo un nuovo maestro nero.

Prendiamo ad esempio l’inizio del film Rocky 3. L’allenamento che fa Stallone per fronteggiare la prima volta Mister T è a dir poco ridicolo e il suo allenatore Miky infatti è inorridito. Mister T è il maestro nero che punisce Rocky per essersi civilizzato, impigrito e non avere più l’umiltà di continuare ad imparare con la voracità degli occhi della tigre.

Oltre Rocky ci sono altri film dove il protagonista apprende e incrementa gli stadi di coscienza grazie proprio alle dure lezioni inflitte dal maestro nero.

  • Le ali della libertà
  • Ricomincio da capo
  • Matrix
  • Fight club
  • V per vendetta

E tanti altri…

Ma secondo voi… chi leggerebbe una storia dove il protagonista non impara nulla dal suo antagonista?

Sai che palle? Dopo un po’… ci si annoierebbe perché penseremmo tutti che il protagonista è un tonto senza speranza.

In questi film INVECE il protagonista apprende dall’antagonista. Che sia una persona o il “SISTEMA” o che sia la sua mente e le sue cattive abitudini.

Il protagonista non è un personaggio che SOFFRE CROGIOLANDOSI NELLA SOFFERENZA ma è attivo e impara sempre di più dalle esperienze negative forgiandosi e cambiando pian piano i suoi atteggiamenti inconsci e innati (magari appresi in famiglia) con i quali partiva all’inizio della trama.

Ed è qui che iniziamo a introdurre il sottosopra psichico che è la sensibilità cognitiva di vedere la faccia opposta della stessa medaglia, il Giano bifronte di ogni evento: DIETRO OGNI MINACCIA SI NASCONDE UNA OPPORTUNITA’ uguale, di stessa forza e intensità mentale e psichica.

Il sottosopra psichico è la capacità di saper scorgere il bello nel brutto e il brutto nel bello, Il facile nel difficile e il difficile nel facile. Di capire che SEMPLICE, VELOCE E SENZA SFORZO non sono la via da seguire se non si impara NIENTE, e si utilizza il tempo guadagnato oziando alzando i livelli di ego.

Un mio maestro un giorno mi disse: IL BENESSERE NON È IL MALE. IL MALE È SPERPERARE IL TEMPO CHE DERIVA DAL BENESSERE SMETTENDO DI PORSI DOMANDE!

Il benessere è una ricompensa per i nostri sforzi. Ma se poi non sappiamo utilizzare il tempo che deriva da quel regalo e lo usiamo per oziare, gozzovigliare invece di continuare ad essere vigili, a crescere e ad allenarci allora evocheremo un nuovo maestro nero ancora più forte e più cinico. Sia a livello personale sia a livello sociale di comunità…. A buon intenditor poche parole!

Il sottosopra psichico è la capacità di vedere la malizia dietro la prima soluzione sicura e seducente che ci viene proposta solo per indurci ad agire di pancia. E’ la capacità di saper evitare quei dogmatismi e quei cliché che promettono falsamente SICUREZZA facendo leva sul nostro livello di IPOCONDRIA.

Oggigiorno più che mai è chiaro che sono in pochi a vedere il sottosopra psichico. Molti dei disagi psicologici e delle patologie dei nostri tempi derivano dal non aver compreso l’utilità del sottosopra psichico e le sue regole che vengono insegnate a chi segue la via psichica del sottosopra.

Il sottosopra psichico è il capire questo schema: più attiriamo difficoltà e problematiche cicliche con schemi ricorrenti e maggiore è il fatto che non abbiamo capito quale lavoro fare su di noi per sciogliere e non evocare i maestri neri.

Non conoscendo l’esistenza del sottosopra psichico e non sapendo la sua funzione educativa è possibile attrarre diverse forme di malessere. Perché non si è capito che ogni cosa che APPARENTEMENTE è CONTRO di noi sta li per INSEGNARCI a cambiare un nostro atteggiamento cristallizzato ripetitivo e ciclico. Mentre ogni cosa che sta lì PER noi, ed è facile e senza sforzo, serve solo per INDEBOLIRCI E RAMMOLLIRCI.

Einstein, era solito dire: La follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.

Il sottosopra psichico è ribaltare il mondo mentale per come ce lo hanno presentato. È capire che siamo noi i responsabili di quello che si crea fuori di noi. Che le nostre percezioni sono solo la PROIEZIONE delle false credenze culturali che abbiamo dentro, perché sono quelle che ci hanno scodellato davanti e che abbiamo prese per buone senza giudizio critico e analitico.

Grazie al sottosopra psichico la vita diventa un romanzo epico dove ogni drago o maestro nero da combattere è un insegnamento nuovo che apprendiamo. Se entriamo in questa dimensione allora possiamo anche iniziare addirittura a divertirci… invece che a patire.

Concludiamo questo contenuto elencando le 5 regole principali del sottosopra psichico in modo che chi vuole può iniziare a fare pratica.

Regola numero 1: Oscar Wilde diceva ciò che è popolare è sbagliato quindi non fermarti mai alla prima soluzione che ti si presenta davanti soprattutto se appare facile, sicura e condivisa dalla massa.

Regola numero 2: Sun Tzu nel libro l’arte delle guerra dice: se hai perso la battaglia cerca di capire il motivo. Altrimenti hai perso due volte. Usa bene il tempo tra un maestro nero e l’altro non per bearti dei tuoi successi o disperarti degli insuccessi ma per analizzare bene l’insegnamento che hai ricevuto e mettilo in pratica nella vita di ogni tuo giorno.

Regola numero 3: SE REAGISCI NON AGISCI. La mo freazione è la manifestazione emotiva del fatto che siamo vittime del sottosopra psichico. Se REAGIAMO diaorza ai maestri neri e al sottosopra. Se AGIAMO li indeboliamo. Cosa vuol dire agire? Fare ogni giorno qualcosa di valoroso. Cioè che crei valore in noi e utilità per gli altri.

Regola numero 4: SVEGLIATI. Se non inizi a vedere il sottosopra psichico, il sottosopra psichico allora inizierà a vedere te. Attrarrai disgrazie cicliche che assumeranno forme diverse perché hai scelto la via FACILE dell’OMOLOGAZIONE delle masse.

Regola numero 5: IL GIANO BIFRONTE: ricordati che il sottosopra psichico ti abitua a vedere le sfaccettature delle due facce della stessa medaglia. Allenandoti costantemente sulla dualità scoprirai il senso e il motivo che c’è dietro la soglia del sottosopra psichico.

Buon allenamento.  

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