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scopo della vita

Quante volte ci siamo posti la fatidica domanda: qual è lo scopo della vita? Cosa sono venuto a fare al mondo? Cosa dovrei imparare su questo pianeta scuola?

Oggi cercherò di rispondere a queste domande facendo una premessa: NON HO LA VERITÀ IN TASCA.

Anche perché, come ci insegna la fisica quantistica, non esiste una verità ma molteplici verità a secondo delle credenze, intenzioni e relazioni che stabiliamo con l’ambiente e gli eventi che ci circondano.

Ciò che dirò è frutto della mia continua ricerca, dei testi che ho letto, dei seminari a cui ho assistito, degli studi intrapresi in questi anni e dei tantissimi maestri di vita bianchi e neri con cui mi sono confrontato.

Lo  scopo di questo contenuto è quello di condividere alcune riflessioni che possano essere uno spunto per ogni viandante nel continuare a camminare sulla VIA della sperimentazione e della ricerca.

Iniziamo facendo una importante premessa.

IL PIANETA SCUOLA TERRA SI BASA PRINCIPALMENTE SUL SISTEMA BINARIO.

La maggior parte degli esseri umani così come i computer vengono programmati con un bios che è di natura binaria-antagonista. Alto basso, bello brutto, simpatico antipatico, giusto sbagliato…

Facciamo subito un esempio: la maggior parte di coloro che ora stanno vedendo questo contenuto lo valuteranno in modo binario.

Del tipo: mi piace,  non mi piace, sono d’accordo, non sono d’accordo. Questo che parla è uno scemo oppure è in gamba. Vi rassicuro subito dicendovi che sono più scemo di  quello che possiate pensare….

E andiamo avanti.

Tutti noi, nessuno escluso, non può prescindere dall’imprinting binario di cui il sistema ci dispone quando la nostra anima si incarna in un corpo fisico. Perché uno degli scopi dell’anima è proprio quello di fare una esperienza nella materia. Altrimenti sarebbe rimasta beata dove stava prima.

Bene, ora proviamo addirittura ad applicare il sistema binario anche allo scopo della vita.

Mi spiego meglio. E se la vita non avesse un solo scopo ma due? Due scopi che sono uno l’antagonista dell’altro. Uno l’opposto dell’altro.

Prima di rispondere a questa domanda bisognerebbe chiedersi: ok ammesso che sia vero quello che dici ma perché a livello universale questa regola dovrebbe essere vera, chi lo dice?

Facciamo anche qui un esempio.  Prendiamo una delle fonti primarie di vita sul nostro pianeta: la luce e lo spettro dei colori visibili all’occhio umano. Si parte dai due estremi che sono il bianco e il nero per poi passare alle infinite combinazioni di colori della gamma dello spettro.

L’universo per poter operare nella materia deve quindi creare la luce e l’assenza di luce. Grazie ai cicli giorno e notte la vita può essere innescata in un pianeta scuola come il nostro.

Nell’Apocalisse infatti appare: Io sono l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine. Quindi l’universo nel creare un sistema binario basato sugli opposti riesce poi a sviluppare tutte le migliori combinazioni possibili all’interno dei due estremi.

Se ci riferiamo ai colori sono tutte le infinite sfumature nel mezzo.

Se ci riferiamo ai cicli buio-sole, allo sviluppo della vita in termini di migliore adattamento alle condizioni create.

In sintesi: grazie all’uso di sistemi binari, la natura può elaborare tutte le infinite forme di vita che stanno all’interno di quegli opposti. Se prendo il fuoco e il ghiaccio che sono gli opposti della temperatura la natura elaborerà tutte le forme di vita possibili che si adattano a climi caldissimi e a climi molto rigidi…e così via.

Bene ora che abbiamo spiegato che la vita, per poter operare, ha bisogno non di uno scopo ma di due scopi  che sono BINARI e ANTAGONISTI… quali sono questi due scopi binari e antagonisti della vita?

Uno è di natura MATERIALE uno è di natura ANIMICA e SPIRITUALE.

Materia e spirito infatti sono i due poli opposti della vita che formano l’unità e cioè UN INTERO.

Lo ripeto: Materia e spirito sono i due poli opposti della vita che formano l’unità e cioè UN INTERO.

In molte religioni e gruppi spirituali si dice spesso che la via principale, lo scopo, è quello di ricongiungersi alla fonte, all’UNO, a DIO, all’origine.

? Se diamo per buona questa premessa allora la stessa cosa vale anche nella vita materiale?

Anche qui prima di rispondere dobbiamo comprendere quale è lo scopo della vita ESCLUSIVAMENTE MATERIALE. ATTENZIONE PARLO DI VITA ESCLUSIVAMENTE MATERIALE QUINDI NON CI METTO NULLA CHE SIA DI SPIRITUALE E ANIMICO.

Quando le condizioni della vita si creano in un pianeta scuola come il nostro, RIPETO COME IL NOSTRO, perché le condizioni cambiano da pianeta a pianeta a seconda del grado di consapevolezza e di evoluzione della anime che lo abitano, la vita inizia a produrre meccanismi sempre più complessi, da unicellulari a pluricellulari e così via fino alla creazione della flora e della fauna.

Successivamente il pianeta crea forme di vita sempre più intelligenti e complesse fino ad arrivare all’essere umano che può quindi disporre delle innumerevoli risorse che la natura gli offre: flora, fauna, acqua, aria, terra, sole.

A quel punto la forma di vita intelligente prolifera e si sviluppa usando la tecnica e la tecnologia trainata dal Dio Denaro e chi lo gestisce.

Grazie alla tecnologia le invenzioni MIGLIORANO LA VITA MATERICA… ma DEGRADANO QUELLA ANIMICA.

Fino a quando la vita materiale basata sull’incremento tecnologico crea il Dio Sintetico e cioè L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE che è quindi la massima espressione della vita esclusivamente materica.

È il suo UNO.

L’intelligenza artificiale, da non confondersi con gli algoritmi, si dice che vedrà la luce su questo pianeta prima della fine di questo secolo. Molti esseri umani sceglieranno sempre più un mondo sintetico rispetto ad un mondo reale. Ovviamente non tutti ma la maggioranza si.

A questo punto so già che molte persone stanno inorridendo e anche a me questa visione del mondo materico non mi fa impazzire, tutt’altro, ma se questa è la direzione stiamo qui per comprendere la fasi della sua evoluzione per poi organizzarci come ognuno di noi meglio crede.

A coloro i quali provano frustrazione e reticenza rispetto a questa tesi che molti studiosi di TRANSUMANESIMO hanno tracciato, provo a dire questo: La tecnologia non si può fermare. Non è possibile.

Pensiamo a quando sono uscite le prime fotocamere digitali. Quanta gente ha detto: non comprerò mai una macchina fotografica digitale io amo stampare le foto.

Pensiamo a quando sono usciti i primi cellulari. Quanta gente ha detto: non comprerò mai un cellulare.

Pensiamo a quando sono usciti i primi social network. Quanta gente ha detto: non mi iscriverò mai a Facebook, YouTube, Instagram, etc…

Infatti se state vedendo questo mio contributo è perché o lo state leggendo sulle mie pagine web oppure perché lo state vedendo a video sempre in un social media.

Bene, per chi ha avuto il coraggio e l’ardire di arrivare fino a qui e non ha chiuso il contenuto, tra poco arriviamo alle buone notizie. Ma prima facciamo il punto della situazione su quanto è stato detto.

Il mondo materiale ha uno scopo principalmente sociale e di comunità nel senso che grazie alla proliferazione delle masse meccaniche compie in aggregato il suo scopo. È grazie alla cooperazione e all’interazione di tutti con la tecnica e la tecnologia che riesce a portare avanti il suo progetto. Qui dentro ci stiamo più o meno tutti. Grazie all’azione combinata di tutte le persone che, nel corso delle epoche storiche, hanno consumato tecnologia Il Dio materico in simbiosi con il Dio Denaro compie il suo fine e cioè l’intelligenza artificiale e il mondo sintetico e cibernetico. In pratica gli esseri viventi in questa fase nutrono un nuovo ecosistema sintetico a cui passare il testimone a livello evolutivo.

Dalla scimmia, all’essere umano e infine al cyborg, viaggiatore spaziale e colonizzatore di altri mondi.

ATTENZIONE! RIPETO! QUESTO CONCETTO VALE PER LO SCOPO DELLA MATERIA! Non per lo scopo ANIMICO che essendo il suo antagonista ha tutt’altra natura! 

Infatti ogni essere umano che si “scollega” dalla Matrix meccanica e materialista può impossessarsi della “psichè greca” e quindi dell’anima compiendo un percorso personale ed individuale che lo porta sempre più al contatto con il divino e quindi all’UNO SPIRITUALE. Il cosiddetto viaggio dell’eroe psichico di cui parlerò nei prossimi video.

Quindi riassumendo: il sistema nel quale viviamo è materico e fintanto che siamo NEL mondo e DEL mondo siamo già macchine e automi che vivono le proprie vite in modo meccanico: nasciamo, studiamo, lavoriamo, ci sposiamo, facciamo figli, etc… il nostro libero arbitrio è limitato dal sistema mentale binario e antagonista che viviamo. Bello, brutto, simpatico antipatico, mi piace non mi piace. Fintanto che ragioniamo solo in questo modo rimaniamo intrappolati nella materia. La nostra anima non si rivela e la nostra psiche è quindi intrappolata in incantesimi mentali.

Rudolf Steiner li definisce esseri UMANI SENZA IO dicendo: “in ogni epoca s’incarna una quantità innumerevole di persone prive di io, che in realtà non sono esseri umani” (R. Steiner, GA346, “Apokalypse und Priesterwirken”, pag.185, conf. del 17/09/1924).

Per Platone sono i cavernicoli del suo mito della caverna.

Quando ci emancipiamo dagli stereotipi che il mondo materialista ci scodella quotidianamente, per poter portare avanti il suo progetto MECCANICO e ARIMANICO, allora tutto inizia a cambiare.

Cominciamo un nuovo viaggio PERSONALE e NON PIÙ COLLETTIVO che ha uno scopo differente: quello di riconnetterci alla mente creativa universale, a vivere esperienze legate alla MULTIDIMENSIONALITÀ DEGLI EVENTI che non assumo più solo carattere esclusivamente binario e duale.
Iniziamo a non ragionare per giusto e sbagliato, mi piace non mi piace, sono d’accordo o mi fai schifo…

Ma ad essere ATTRATTI DALLE CONNESSIONI TRA LE COSE. Come quando eravamo bambini e smontavamo il giocattolo per capire come funzionava.

Iniziamo a capire che tutto ciò che ci circonda è proiezione del nostro mondo interiore. Più siamo stati plagiati dal sistema binario antagonista più le nostre catene saranno difficili da rompere.

Iniziamo a comprendere che ciò che è dentro è fuori. Ciò che è in basso è in alto.

Quindi lo scopo della vita animica, all’interno della materia, è quella proprio di utilizzare i paradossi e le ambivalenze del sistema psichico binario in cui siamo stati chiamati ad interagire per compiere il nostro personalissimo e ripeto personalissimo viaggio dell’eroe psichico che si basa sul risveglio dell’anima.

MA PERCHÉ DOVREI FARLO? MA CHI ME LO FA FARE? MA CHE ME NE FREGA!

Per rispondere a queste domande vi faccio un esempio.

Che succede quando rimandiamo di fare una cosa importante perché richiede da parte nostra un grande sforzo? Per esempio devo fare il tagliando alla macchina o cambiare le gomme che sono quasi finite oppure devo mangiare meglio e fare moto regolarmente….

Succede che ogni cosa che trascuriamo poi degrada e peggiora. Ogni cosa che invece curiamo costantemente cresce e prospera.

Perciò possiamo anche trascurare questo percorso psichico animico che è durissimo, difficilissimo e soprattutto ve lo dico chiaramente si RISCHIA LA PAZZIA NEL COMPIERLO… ma se non lo facciamo in questa vita la prossima sarà peggio perché ogni cosa di cui non ci occupiamo e che rimandiamo ci verrà restituito incrementato.

Questo vale sia nel bene che nel male.

Perciò più andiamo verso la direzione dello scopo animico, non ripudiando quello materico ma rispettandolo perché ricordiamoci che siamo ospiti della materia e quando si è ospiti in casa di altri ci si comporta educatamente… e più acquisiremo potere.

Un potere di cui non immaginiamo neanche le infinite potenzialità e ricompense…

Psicologia Facile non svolge sedute di psicoterapia e psicanalisi ma di coaching psicologico.
Non curiamo patologie ma ci occupiamo di crescita personale.
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Qual è scopo della vita? E se fossero due?