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prof.Orsini

Oggi parliamo del prof. Orsini e della Via psichica della Cristificazione mediatica e come la si può gestire non subendola.

Alessandro Orsini ha 46 anni ed è professore associato nel Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss, dove insegna sociologia e dirige l’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale. Scriveva sul Messaggero, ma qualche giorno fa è passato al Fatto Quotidiano.

Fino a poche settimane fa era di fatto sconosciuto, ma a partire da fine febbraio ha guadagnato una certa popolarità partecipando a varie trasmissioni televisive in cui ha espresso posizioni critiche nei confronti della NATO, che considera responsabile dell’escalation che ha portato all’invasione russa in Ucraina avendo violato i protocolli di Minsk stipulati nel 2014, sostenendo la necessità di riconoscere come russe il Donbass e le regioni occupate in queste settimane, riducendo le sanzioni economiche occidentali e accettando che «Putin ha già vinto».

Per analizzare quanto sta accadendo al Prof. Orsini e cosa lo attende dobbiamo concentrarci sulle figure archetipiche psichiche che sono state attivate in questo contesto.

La prima ad essere attivata è quella dell’uomo libero che entrando nella caverna di Platone urla ai cavernicoli la verità. Come sappiamo dalla voce dello stesso Platone i cavernicoli, che NON sono dotati di una MENTE PENSANTE ma di un CREDO FERVENTE, si ribellano gridando all’eresia.

E così è stato. Tutti i giornalisti cavernicoli gli hanno rovesciato una valanga di fango andando a insultare l’identità DELL’UOMO non analizzando il contenuto dell’intervento DEL PROFESSIONISTA.

Orsini non ha saputo stare al gioco del mainstream che tende a pagare bene le presenze nei vari talkshow quando le idee espresse sono convergenti verso il pensiero unico omologante.

Orsini ha rotto quest’argine facendo la fine di DiCaprio in Don’t look up.

Ha resistito, ha cercato di resistere a tutte le idiozie che i giornalisti cavernicoli Platonici urlano da settimane come mantra nelle varie televisioni perché come si dice… tengo famigghia, so amico degli amici e devo magnà.

Ma quando si è imbattuto nella figura di Parenzo che fisiognomicamente e spiritualmente potrebbe interpretare il Pinguino antagonista di Batman non ha resistito… è scoppiato, ha tirato fuori il mantello e ha detto quello che pensava del bene e del male.

La via della Cristificazione psichica si è impossessata di lui.

E’ una via psicologica potentissima che andremo ad analizzare nella speranza che il prof. Orsini possa conoscerla e comprenderla.

La via della cristificazione è quel percorso psichico e animico che si concretizza quando un soggetto, per elevare lo stato di apprendimento delle forze mentali che regolano questo pianeta scuola, si mette nelle condizioni di voler risvegliare persone che non hanno nessuna intenzione di essere svegliate perché dormono beatamente mettendosi poi contro il sistema.

Perché non vogliono essere risvegliate?

Perché Il loro risveglio presupporrebbe tre cose fondamentali che solo in pochi hanno il piacere di affrontare:

  • Perdere il posto di lavoro fisso perché se penso con la mia testa non sono più utile al sistema quindi dovrei trovare un lavoro indipendente dal ricatto del Dio denaro.
  • Rischiare la pazzia perché metterei in dubbio false credenze cristallizzate da anni e non sono pronto e capace di destrutturarmi per ricostruirmi psichicamente.
  • Rischiare di perdere la reputazione sociale perché tutto ciò che si dice e che è difforme dalla narrazione omologante, viene usato contro di me ribaltandolo per distruggere il vecchio me. Il cavernicolo appunto.

Dato che su questo pianeta scuola almeno l’80% della popolazione è composta di cavernicoli è chiaro che gli interventi del prof. Orsini hanno attivato in lui la via della cristificazione.

Ma come si gestisce senza subirla?

Dipende. Se il processo di cristificazione è PURO oppure se si attiva quello OMBRA.

Il processo di cristificazione puro funziona più o meno in questo modo:

Si viene allontanati dal lavoro che si svolgeva prima. Una volta terminato l’effetto volano del sensazionalismo mediatico sul tema, non si viene più invitati in media mainstream (tv, giornali, radio) ma solo in quelli di nicchia.

Nella nicchia di quel 20% si crea un seguito di persone che sono impermeabili dalla voce incantatrice del mainstream cercando di trattare temi divergenti e non omologanti.

Si perdono colleghi, amici, parenti magari anche la famiglia che non si rivede in questo processo che mette a repentaglio certezze acquisite e status sociale. Questo succede perché si è ripudiato il Dio denaro e non si è accettato di stare al gioco. Si accetta quindi la gogna sociale.

Si acquistano nuove famiglie animiche composte di persone che, come noi, stanno camminando sulla strada dell’emancipazione.

Si diventa molto meno attaccati alla materialità. Ciò che prima si considerava importante, perché vincolato alla paura della morte fisica o sociale, perde di valore.

Per non subire tutto ciò è necessario perdere l’attaccamento della finta vita che si stava vivendo prima. In questo modo si diventa grati alle immense opportunità e ai doni che la nuova vita porta con se. Grazie all’amore per la divulgazione della conoscenza si impara a dare senza aspettativa.

La via del processo di cristificazione ombra, o della mano sinistra, è invece diversa e si compone di fasi simili ma manipolatorie.

In pratica si strumentalizza un personaggio di finta contro-informazione simulando più o meno le stesse fasi citate prima. Le persone ci si immedesimano perché apparentemente sembra che il personaggio venga esiliato e confinato ma il tutto serve solo per creare maggiore tensione tra la gente. Un divide et impera ancora più esasperante.

In questo caso, grazie a questa finta rappresentazione archetipica, si creano vibrazioni legate al conflitto tra le persone e le istituzioni. Infatti dopo la morte di Joshua il Nazareno sono iniziate a scoppiare violente guerre civili legate al fanatismo religioso.

Da cosa capiamo se il processo è puro oppure no? Se è strumentalizzato dallo stesso sistema oppure no? Dal fatto che il nostro eroe debba perdere tutto il legame col passato: il posto di lavoro, il suo status, che non possa più scrivere in nessun giornale o invitato a nessuna TV. Insomma la differenza tra una via di Cristificazione pura e una ombra è proprio la distruzione del vecchio IO e di tutto ciò che quell’IO faceva prima. Non parzialmente ma totalmente.

Ci auguriamo che il prof. Orsini, a cui va tutta la nostra stima perché consciamente o inconsciamente ha attivato energie psichiche dalla portata immensa possa compiere, in questa sua fase di vita, un processo di Cristificazione puro e che lo sappia gestire nel migliore dei modi.

Forza Alessandro!

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Il prof. Orsini e la Via psichica della Cristificazione