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Innamorarsi della persona sbagliata. Perchè succede?

Innamorarsi della persona sbagliata

Innamorarsi della persona sbagliata o attrarre chi non ci rende felici. Di chi è la colpa? Come mai accade? Quali meccanismi si attivano per attrarre un rapporto che alla fine si rivela non sano?

I PRIMI COLPEVOLI: I GENITORI

Partiamo subito dal colpevole… i genitori, è sempre colpa loro. Non lo diciamo noi ma tanti psicologi illustri.

Partiamo prima di tutto dalla genetica. i figli prendono parte del patrimonio genetico di entrambi i genitori. Le loro caratteristiche naturali innate. Questo è un punto di partenza ma non è fondamentale. L’ambiente e i modelli comportamentali imitativi sono gli l’elementi maggiormente significativi e impattanti. Passiamo quindi alla teoria dell’attaccamento formulata da Bowlby, secondo cui il modo con cui le persone principali – i genitori – entrano in contatto con il neonato, può creare dei modelli “inconsci” che generano un’idea, nel bambino, su cosa aspettarsi da quella relazione.
Passiamo poi a Freud che definisce l’identificazione primaria come un processo che si verifica a circa 4-5 anni, che si configura come il riconoscimento in una delle figure genitoriali. Quindi il bambino assume dei ruoli e delle modalità comportamentali in linea con il genitore in cui si rivede, spesso la mamma, perchè più presente e perchè vista in natura come il care taker, la figura di riferimento. Questo vale per tutte le specie animali. Il bambino inoltre sviluppa le mappe cognitive definitive entro i primi 6 / 8 anni. Ed è li che ormai i giochi sono fatti.
Dulcis in fundo arriva Jean Piaget (non quello degli orologi), che afferma che i bambini non apprendono per indicazioni o norme (fai questo, fai quello, etc…), ma per processi imitativi. Imitano cioè il comportamento genitoriale. Se poi questo processo imitativo va in contrasto con il dichiarato del genitore (fai quello e questo) ne viene meno il principio di coerenza (io sono grande lo posso fare, tu sei piccolo non lo puoi fare) e allora i guai si moltiplicano nella psiche del bambino quando arriverà alla adolescenza/adultità.
La ciliegina sulla torta ce la mette il sempre attuale Giambattista Vico col concetto di corsi e ricorsi storici: la natura tende a replicare comportamenti, gli esseri umani non sfuggono a tale regola.
Ora però non andiamo a lapidare mamma e papà, loro erano inconsapevoli di queste informazioni. Infatti i figli si mettono al mondo inconsciamente, non c’è bisogno di una laurea in psicologia o di un diploma in pedagogia, anche se avere la responsabilità di una nuova vita forse andrebbe approfondito un po’ di più. Ma il mondo gira così si sa, pazienza.
La maggior parte dei genitori crede che sarà un buon genitore e che non commetterà gli errori dei loro genitori, grazie al buon senso, ma spesso non è così e quando cercano di fare diversamente, non avendo nessuno strumento cognitivo idoneo, fanno addirittura peggio, sbilanciando una equazione della quale non si conoscono i termini.
Quindi il primo consiglio è: andiamo a vedere i pregi e difetti di mamma e papà e cerchiamo di capire chi stiamo imitando nel corso della nostra vita. Già perchè non imiteremo sempre lo stesso ma a seconda della parte di vita che viviamo e degli stimoli che subiamo imiteremo alcuni loro comportamenti replicandoli inconsciamente anche se li critichiamo. Quello è un buon punto di partenza per iniziare una prima fase di analisi. Ma anche se poi ne siamo consapevoli non vuol dire che poi riusciremo a cambiare modello. L’imprinting ormai è stato fatto quando eravamo dei batuffoli caccolosi. Ormai il modello è appreso dal profondo, il lavoro da fare quindi non è respingere il modello, ma tutt’altro. Gli allievi del metodo hanno accesso a questa parte che aiuta a riscrivere il “firmware” cognitivo-comportamentale.

NON ATTRAIAMO CHI DESIDERIAMO MA CHI E’ UTILE PER INSEGNARCI QUALCOSA!

Innamorarsi della persona sbagliata è questione di una sbagliata attivazione della legge di attrazione Universale. La legge di attrazione funziona in modo bizzarro per chi non conosce la “formula magica” e il meccanismo che la regola (che non possiamo rivelare a chi non è allievo del metodo, perchè complesso e multisfaccettato).
Solo gli iniziati comprendono come funziona e come si attiva nel giusto modo, gli altri purtroppo la attivano inconsciamente e funziona quasi sempre al contrario, non attraiamo ciò che desideriamo ma ciò che NON DESIDERIAMO. Entra il processo dicotomico tra desiderio e identità personale. La battaglia si gioca su questo piano.
Una antica maledizione sentenziava: “spero che tu ottenga ciò che desideri e che non smetta mai di desiderare”.
Il desiderio è un’arma a doppio taglio e che spesso le persone attivano in un modo del tutto errato. Quando si parla di rapporti personali il suo potere è devastante. Infatti per attirare qualcosa dobbiamo smettere di desiderarla attivando delle azioni collaterali che solo in pochi conoscono. Ci chiediamo spesso perchè finita una relazione che ci ha fatto soffrire ne riparte un’altra, che sembra migliore solo all’inizio, ma poi ecco che ritorna ad essere come quella di prima.
Passata la prima fase di innamoramento (pura illusione cerebrale che serve proprio per farci inciampare nello stesso tranello, corsi e ricorsi storici appunto) si ricade nello stesso cliché perchè siamo noi a ripoporlo con il nostro comportamento non consciente. Innamorarsi della persona sbagliata è quindi un segnale che va interpretato e analizzato per comprendere qualcosa su di noi.
Molto spesso le persone danno la colpa al partner: narcisista, egoista, stronzo/a… ma se si cade in questo tranello si perde due volte.
Il maestro Sun Tzu nel suo immenso libro di psicologia marziale l’arte della guerra sentenziava:
“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.”

Quindi conoscere se stessi è fondamentale, imparare a conoscere solo l’altro non ci dà nessuna rassicurazione di successo tutt’altro, perderemo sempre e innamorarsi della persona sbagliata sarà un loop che replicheremo all’infinito perchè pensiamo che l’altro sia la variabile da tenere sotto controllo e gestire. Niente di più sbagliato! L’altro è solo lo specchio delle nostre ansie, paure, co-dipendenze, etc…

IL RUOLO DELLE EMOZIONI E’ L’ELEMENTO CHIAVE

Concludiamo questa breve dissertazione sul processo chimico che entra in gioco quando le emozioni pervadono il nostro corpo. Innamorarsi della persona sbagliata, senza comprenderne le cause in maniera cosciente, crea una chimica negativa (bombe di cortisolo) che è distruttiva. E’ come se inconsciamente stessimo premendo il pulsante di autodistruzione che succede quando ripetiamo comportamenti errati senza averne coscienza.
Vivere una relazione malsana per troppo tempo ci fa ammalare di alcune malattie, patologie o comportamenti reattivi nevrotici (come per esempio la depressione, anoressia, apatia, scatti di ira, intolleranza verso chi ci vuole bene, etc..) che all’inizio sono dei segnali che il corpo ci manda per farci capire di staccare la spina. Del resto come può avvisarci? Il malessere, o peggio la malattia, è un mezzo di comunicazione essenziale del nostro corpo biologico.
Poi se non le sappiamo leggere arrivano malattie più pesanti. Le emozioni sono un amplificatore, un acceleratore e come tale vanno dosate bene e con estrema cura. Non date le perle ai porci! Mai!
Tanta gente normale non conosce il significato e la portata “magica” delle emozioni, della emotività e della empatia che lavorano in sinergia col sistema limbico (c’è anche la famosa ghiandola pineale) e che regola tutti i processi fisico-chimici-omeostatici della meravigliosa macchina biologica che è l’essere umano.


Speriamo di avervi dato alcuni spunti di riflessione. Se volete approfondire potete contattare Psicologia Facile per fissare un colloquio conoscitivo e spiegare nel dettaglio cosa vi spinge ad un percorso di cambiamento.
Per molti ma non per tutti è il nostro motto.

Molti si chiedono chi sia il migliore psicologo o il migliore psicoterapeuta. La risposta è: il migliore psicologo o il migliore psicoterapeuta di se stessi è proprio lì davanti allo specchio.
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