Il metodo funziona con molte persone che abbiano maturato certe caratteristiche. E’ quindi applicabile a MOLTI ma non a TUTTI.
Il primo colloqui gratuito conoscitivo di un’ora e mezza serve proprio per comprendere le caratteristiche e il vissuto del discente (privati o aziende).
In questa fase si valutano le aree di intervento, il carattere, la predisposizione, la personalità, lo scopo e soprattutto la motivazione. Solo se ci sono i requisiti base sarà possibile applicare il metodo di crescita personale. Grazie al suo apprendimento, si capiranno i contesti duali nei quali viviamo ogni giorno (perché esistono e a cosa servono). Grazie a tale comprensione si potrà iniziare un “allenamento” nuovo e stimolante. Non si subisce più il mondo visto come “esterno” a noi, ma lo si gestisce e lo si indirizza verso il benessere e la prosperità. Il metodo può essere rivelato SOLO a chi ha orecchie per ascoltarlo e cuore per sentirlo, altrimenti è tempo sprecato per entrambi. La motivazione al cambiamento e all’apprendimento tramite la teoria e la pratica sono requisiti indispensabili.
La consulenza di coaching che ne deriva non è meccanica, passiva e sequenziale. Non è basata sulla psicoanalisi e le classiche tecniche psicologiche e psicoterapeutiche in ALCUN MODO. Le tecniche di coaching utilizzate fanno parte di un contesto nettamente più ampio olistico che comprende tre livelli: MENTALE (la mente), FISICO E MATERICO (corpo biologico e materia che ci circonda) e ASTRALE (anima e spirito).
Lo studio della mente umana è solo uno dei TRE aspetti che influenzano ciò che ci circonda. Chi non conosce e comprende gli altri DUE rimane quindi schiavo della mente e delle sue false promesse, ansie, rancori e co-dipendenze, proiezioni e aspettative.
L’universo ha una “etica” e una “morale” propri e risponde a leggi diverse da come le intendono gli esseri umani meccanici senza “io”. Molte, invisibili ai più e complesse sono le leggi che regola e governa in modo cronometrico: azione-reazione, causa-effetto, l’omeostasi, compensazione, ciclicità…
Una volta compreso e applicato il metodo il discente diventa respons-abile.
Il metodo prende spunto del modello di progettazione didattica cognitiva presentato da David Merril, uno dei maggiori esponenti nel campo delle tecnologie dell’apprendimento e che ha identificato i cinque principi generali da utilizzare nella progettazione dei percorsi formativi a livello psicologico-cognitivo-comportamentale. Questi principi guidano il processo per favorire l’apprendimento da parte dei discenti tramite l’azione pratica su se stessi. Uno degli obiettivi della progettazione didattica cognitiva è tras-mutare gli schemi e i modelli mentali pregressi.
Il modello si divide in 5 fasi sequenziali utilizzando schemi che vengono acquisiti per una nuova consapevolezza.
1) Definizione dei Problemi.
L’apprendimento viene facilitato quando i discenti sono impegnati nella risoluzione di loro problemi semplici e complessidella loro routine quotidiana e in particolare quando:
– viene mostrato cosa sapranno fare al termine del percorso psicologico di crescita
– i discenti vengono coinvolti nella risoluzione di un loro problema psicologico in tutte le sue fasi
– i discenti devono risolvere problemi di complessità crescente per acquisire gradualmente e progressivamente gli schemi mentali automatici
2) Attivazione.
L’apprendimento viene favorito quando vengono attivati schemi di comportamento precedentemente acquisiti che faranno così da fondamento e da appiglio per la nuova strategia di consapevolezza e conoscenza.
3) Dimostrazione.
L’apprendimento viene facilitato quando ci sono risultati pratici a cui fare riferimento. Risulta quindi utile l’utilizzo di esempi o dimostrazioni per le procedure, di visualizzazioni e schemi per i processi e di modellamento per le competenze comportamentali.
4) Applicazione.
L’apprendimento viene favorito quando le conoscenze acquisite vengono subito fatte mettere in pratica al discente applicandole nella soluzione di vari problemi che gli si presentano quotidianamente. Di fondamentale importanza l’attività di coaching in questo frangente, con continui feedback correttivi durante la fase di applicazione.
5) Integrazione.
L’apprendimento è definitivamente completo quando il discente viene incoraggiato a trasferire le conoscenze acquisite applicandole costantemente in automatico nella vita reale (trasferendole nella memoria procedurale). In questa fase sarà il discente a capire quando attiva schemi mentali potenzianti o depotenzianti. Il percorso di consapevolezza regola il processo di crescita personale.
La LIBERTA’, SERENITA’ e UMORISMO sono parti essenziali del metodo