Ci sono molte interpretazioni del mito di Platone dell’anima gemella e fiamma gemella e enunciato nel Simposio per bocca di un ospite d’eccezione, l’affascinante e spregiudicato commediografo Aristofane.
Ho letto e sentito tante versioni sulla rete, nei libri e nelle interviste riguardo il significato dell’anima gemella.
In questo video condividerò quella che, a mio dire, rappresenta meglio il significato intrinseco.
Partiamo dalla storia raccontata nel mito dell’anima gemella e dell’androgino.
Anticamente gli esseri umani erano sferici dotati di due teste, quattro braccia, quattro gambe e due organi sessuali. Per questo motivo, al tempo i sessi non erano due, bensì tre: vi erano esseri maschio-maschio, femmina-femmina e esseri androgini, cioè composti da una metà maschile e una femminile. Questi esseri umani dell’antichità erano però molto potenti e piuttosto superbi. Non avevano bisogno di nessuno al di fuori di loro stessi per essere completi. Ciò li spinse a cercare di scalare l’Olimpo per spodestare gli dei. Per fermali, Zeus decise di dividere ognuno di loro a metà per indebolirli. Il piano del padre degli dei funzionò, gli umani così divisi divennero più deboli e soprattutto DISPERATAMENTE impegnati nella ricerca della metà perduta. L’EROS sarebbe stata la forza motrice che li avrebbe portati a ricercare l’unico possibile completamento che li avrebbe resi nuovamente interi.
Questa è la cronistoria del mito. Innanzi tutto ricordiamoci sempre che dietro al mito si nasconde sempre una verità nascosta e che non è mai quella che viene condivisa dalle masse.
Il mito è costituito di simboli e guarda caso la parola simbolo, nel significato originario dell’antica Grecia, era il mezzo di riconoscimento o di controllo che si otteneva spezzando irregolarmente in due parti un oggetto, in modo che il possessore di una delle due parti potesse farsi conoscere facendole combaciare.
Cercare di ricostituire l’unità di ciò che è stato diviso è quindi un percorso mentale che condiziona la psiche di chi non ne comprende il significato e si ciba solo di banalizzazioni e approssimazioni. Infatti per coloro i quali ahimè sono intrisi di romanticismo decadente la storia significa che noi viviamo in questo mondo per trovare la nostra anima gemella. Intesa come una persona che ci completi e che ci capisca.
Chi utilizza questa interpretazione sbagliata vive una vita di sofferenza in quanto è sempre alla ricerca di chi può capirlo o di oggetti che possono renderlo felice. In poche parole non ha il potere di comprendere che l’altro non può essere l’artefice della propria gioia o dolore perché quel potere deve essere solo nelle nostre mani. Attribuirlo ad un evento, ad una persona, ad uno oggetto, al lavoro o ad altro ci rende deboli psicologicamente perché ci divide e ci separa dall’interno. Non ci concentreremo a migliorare noi stessi ma a criticare gli altri continuamente alla ricerca di una effimera metà perduta che non troveremo mai, perché se viviamo in questo stato mentale essa non può esistere perché è frutto delle nostre proiezioni e aspettative.
Saremmo vittime di una perenne maledizione racchiusi dentro ad un incantesimo mentale circolare!
Nel pianeta dove siamo ora una percentuale tra l’80 e il 90% è prigioniero di questo schema.
Ora analizziamo i punti chiave della storia passo, passo.
Punto 1: Gli esseri umani erano sferici.
La sfera è il simbolo della perfezione. Infatti i pianeti e le stelle che popolano le galassie hanno questa forma perché è la forma migliore per far crescere la vita e resistere a grandi pressioni.
Punto 2: Gli essere umani erano esseri doppi.
Qui si fa riferimento alla dualità, al sistema binario. I computer vengono programmati in sistema binario. Anche gli esseri umani hanno lo stesso codice di programmazione mentale. Cioè sono esseri duali. La maggior parte delle persone infatti vedono le cose a due dimensioni: bello, brutto. Alto, basso. Simpatico, antipatico, mi piace, non mi piace…
In questo caso però il loro doppione non era solo l’androgino (che è l’essere completo, metà uomo e metà donna e che si potrebbe anche rappresentare come il simbolo dello Tao per semplicità). C’erano invece anche le combinazioni uomo-uomo e donna-donna.
Queste due configurazioni sono gli estremi del sistema duale dove le due forze raddoppiano invece di compensarsi e completarsi.
Punto 3: Abbiamo quindi un mondo popolato da tre sessi. Gli androgini, i uomo-uomo e le donne-donne. Ecco quindi apparire il numero 3 che da sempre rappresenta la perfezione. Il numero tre è il numero minimo di elementi che costituiscono un evento. L’atomo che è il mattone della vita materica infatti è una triade composta di due cariche contrapposte e di un nucleo centrale.
La maggior parte delle persone vive la propria vita in modo duale e non vede mai la terza forza in atto che poi è quella che, grazie all’antagonismo del divide et impera, gestisce le altre due. L’androgino perfetto è la sintesi di dove dobbiamo aspirare ad arrivare da un punto di vista mentale, psicologico e animico. E’ la capacità di fondere il mascolino e il femminino che è insito in ognuno di noi. Non è la rappresentazione del genere ma delle due energie che albergano in noi e che se sono incoerenti tendono a separarci.
Punto 4: questi esseri erano diventati superbi in quanto avevano raggiunto il livello massimo di completezza. Non avevano più nulla da imparare, il loro viaggio nella materia era finito.
Sappiamo tutti bene che l’ozio è il padre di tutti i vizi. A livello universale non è perdonabile che un essere umano decida di non imparare più, di cadere nell’ozio e di crearsi troppe zone di confort. Se accade stiamo bestemmiando contro l’universo.
Per tale motivo Zeus ha dovuto separarli e fargli di nuovo riiniziare il viaggio nella materia. Li ha separati dalla loro unità per far si che fossero di nuovo intenti a cercare disperatamente qualcosa piuttosto che gozzovigliare nell’ozio e nella superbia.
Punto 5: solo chi ha capito questo gioco può ritrovare l’altra metà che ci rende completi. A patto poi che quando si raggiunge un buon livello di completezza non si diventi superbi perdendo l’umiltà. Questa metà non è al di fuori di noi ma è dentro di noi. Infatti gli altri sono solo i nostri personali allenatori che ci aiutano a comprendere come riuscire a scoprire e mettere d’accordo le due parti che sono già dentro di noi. Grazie all’ Eros noi sentiamo un naturale moto ad iniziare una relazione che ha lo scopo di farci scoprire parti di noi stessi. In un passo del Simposio Platone scrive: «Dunque al desiderio e alla ricerca dell’intero si dà nome amore».
Chi raggiunge un alto livello di completezza, se non vuole essere separato di nuovo, deve rimanere umile e aiutare solo coloro i quali sono alla ricerca della conoscenza ed hanno l’apertura mentale di vedere le cose non solo in modo duale e binario ma multidimensionale e cioè a multipli di tre. Questi personaggi sono proprio le fiamme gemelle. Sono dei facilitatori che incontriamo solo quando siamo pronti e che psicologicamente sono usciti dalla caverna di Platone.
Essi hanno capito l’utilità e la funzione intrinseca della prigione stessa. Non rientrano dentro urlando ai 4 venti ciò che hanno scoperto creando scompiglio e agitazione verso chi non è pronto a livello mentale e psicologico ad accettare la realtà.
Questa nuova attitudine si può solo attivare grazie all’amore inteso però come comprensione e accettazione dello scopo e delle regole che animano i mondi psichici che servono a metterci alla prova per far ricostruire l’unità e quindi l’identità perduta.
Purtroppo la parola amore è stata banalizzata e oggi sta a significare il voler bene ad una persona fino a soffrire per essa. Niente di più sbagliato ed incatenante.
In realtà l’amore è quell’energia che si attiva al raggiungimento di alcune soglie di vibrazione e stati di coscienza e conoscenza che pacificano gli elementi duali che animano e albergano dentro di noi. Quando li accettiamo e li nutriamo attiviamo la forza dell’amore inteso come la “pietas” latina che placa il nostro adolescente interiore auto boicottante.
A livello psicologico comprendere bene la verità celata del mito dell’anima gemella e fiamma gemella è essenziale per poter iniziare ad uscire fuori dalla spirale del mondo materialista della dualità psichica.
Molte delle cause delle patologie depressive deriva proprio dal non aver preso coscienza di questo incantesimo mentale.
Ogni volta che cerchiamo disperatamente qualcosa che è fuori di noi stiamo dissipando potere e perdendo energie.
Ricordiamoci che ciò che è fuori è solo una proiezione di ciò che abbiamo dentro.
Se ti è piaciuto il contenuto sul mito dell’androgino, sull’anima gemella e la fiamma gemella, iscriviti ai nostri social per rimanere aggiornato sulle nuove iniziative.
Trovare l’anima gemella è possibile? – PsicologiaFacile
Psicologia Facile non svolge sedute di psicoterapia e psicanalisi ma di coaching psicologico.
Non curiamo patologie ma ci occupiamo di crescita personale.
Applichiamo un metodo e un allenamento stimolante basato sul “gaming“.
I primi due incontri sono gratuiti, ci conosceremo e valuteremo se continuare insieme un nuovo percorso di crescita personale.
Svolgiamo sessioni sia in presenza che a distanza tramite ZOOM.
Se sei interessato o vuoi saperne di più scrivici a info@psicologiafacile.com