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a cosa serve la meditazione

A cosa serve la meditazione?

Molto spesso  si consiglia la meditazione come tecnica di rilassamento. Ma è vero che chi fa meditazione è una persona più rilassata e che prende la vita con maggiore filosofia?

Altri esperti consigliano la meditazione a soggetti che soffrono di ansia, scatti d’ira, mancanza di autocontrollo oppure scarsa concentrazione.

C’è chi grazie alla meditazione riesce a migliorare alcuni aspetti di se stesso. Altri invece sembrano peggiorare.

Ma allora a che cosa serve la meditazione in realtà?

In prima analisi la meditazione serve ad attivare esercizi di presenza che servono a disciplinare chi la pratica nel vivere il momento presente senza far entrare pensieri esterni.

Gli esercizi di presenza possono essere fatti anche in altri contesti, non solo praticando la meditazione.

Per esempio mentre si cucina, o si pulisce casa. Mentre si legge un libro o un articolo.

Gli esercizi di presenza servono ad allenare la disciplina per concentrarsi su quello che si sta facendo senza che altri pensieri prendano il sopravvento.

Ma per poter iniziare ad allenarsi sulla presenza, la meditazione è sicuramente un esercizio quotidiano che ci predispone perfettamente a quello stato mentale di quiete e controllo dei nostri pensieri e delle emozioni che si annidano dietro di essi.

Quindi il primo punto è: La meditazione è un esercizio che allena lo stato di presenza.
Il secondo punto è: la meditazione serve ad allontanare pensieri ed emozioni che ci assalgono costantemente.

Provate a chiedere a chi inizia a praticare la meditazione quanto è difficile non pensare a nulla per una quindicina di minuti. Vi risponderà che all’inizio è veramente difficile e che lo sforzo è notevole.

Perché è così difficile?

Per poterlo spiegare dobbiamo fare una precisazione su come funziona il cervello umano a livello personale cioè neurobiologico e a livello olistico cioè in connessione con le altre persone che popolano il nostro pianeta.

A livello neurobiologico il cervello umano è un organo che produce pensieri ed emozioni tramite il sistema limbico. E’ un organo complesso che ci serve per interpretare il mondo fenomenico nel quale viviamo grazie alla connessione con i sensi e il corpo di cui disponiamo.

In estrema sintesi serve a questo.

Ma a livello olistico invece a cosa serve?

a livello olistico dobbiamo immaginare il cervello umano, insieme al midollo spinale che è una struttura appartenente al sistema nervoso centrale e mette in comunicazione il cervello con il resto dell’organismo.

Se ribaltiamo l’immagine otteniamo una sorta di antenna. La parte bassa è composta dal cervello mentre l’antenna è proprio la spina dorsale che contiene il midollo spinale.

Questa curiosa analogia ci permette di fare alcune ipotesi che la scienza moderna non può e non vuole accettare. Quindi quello che sto per dire bisogna prenderlo per quello che è: solo come una storia di fantasia.

Grazie a questa proprietà il cervello capta le eggregore mentali e cioè le forme pensiero degli altri. Una sorta di contenitore dell’inconscio collettivo.

L’inconscio collettivo, secondo Jung, rappresenta un contenitore psichico universale, vale a dire quella parte dell’inconscio umano che è comune a quello di tutti gli altri esseri umani.

Per semplificare e rendere tutto più comprensibile. Immaginatevi le forme pensiero come un cloud di internet.

Il cloud è appunto una nuvola e quindi un agglomerato di file e documenti che è messo on line e dal quale possiamo accedere sempre ovunque noi siamo.

Le eggregore mentali o forme pensiero o inconscio collettivo sono più o meno la stessa cosa.

Sono agglomerati di pensieri culturali che in una epoca precisa sono disponibili e accessibili a tutti.

Bene il cervello grazie al midollo e all’entaglement quantistico è proprio una antenna, cioè il nostro wi-fi che accede ad un cloud fatto di file mentali ed emotivi disponibile a tutti.

Se prendiamo buono questo concetto che ho appena espresso capiamo che la meditazione ha uno scopo ben preciso e cioè: evitare che la nostra mente sia e venga inquinata da pensieri ed emozioni che non sono nostri ma che vengono condivisi dalle masse.

Come sappiamo tutto ciò che deriva dalle masse, che è massificato e popolare è spazzatura mentale che il sistema usa per indirizzare la Doxa, l’opinione pubblica.

Tutto ciò che è popolare è sbagliato disse Oscar Wilde.  Quindi se vogliamo iniziare a pensare in maniera autonoma è necessario staccare la spina di alcune trasmissioni mentali che riceviamo dai cloud popolari.

Ed ecco che la meditazione ci viene in aiuto proprio per questo. A iniziare a disciplinare il cervello a staccare la spina e a non essere bersagliato e vittima di pensieri che tentano di entrare nel nostro sistema operativo come virus.

Una volta che abbiamo compreso l’enorme utilità della meditazione allora possiamo iniziare a meditare facendo altre cose.

Perché ogni cosa che facciamo, se viviamo il momento presente senza fare entrare altri pensieri nel nostro sistema operativo, è un atto di meditazione.

Per esempio io medito, cioè libero la mente e mi concentro solo su quello che faccio, quando leggo un libro, o scrivo un post, oppure cucino, o faccio  ginnastica.

Più siamo in grado di vivere nel presente e non essere vittima dei nostri loop mentali di pensieri ed emozioni più noi entriamo in uno stato meditativo costante.

Ma cosa ottengo in cambio se mi alleno?

Il guadagno che riceveremo in cambio se siamo disciplinati in tale pratica è l’intuito universale!

Cosa è l’intuito universale?

E’ la capacità di avere intuizioni creative, la capacità di fare associazioni trasversali è la capacità di vedere oltre ciò che è manifesto e mostrato alle masse e al popolino.

E’ quello stato di coscienza che se aperto ci rende ricettivi e pronti a far funzionare il cervello in un modo nuovo a utilizzare sinapsi che prima erano inutilizzate, atrofizzate.

In pratica un po’ come nel film limitless abbiamo accesso a connessioni mentali che prima avevano la porta chiusa.

E’ come se ottenessimo una chiave di backdoor, di accesso verso un nuovo mondo psichico e mentale di cui non disponevamo e non vedevamo prima.

E’ tanta roba. E da li il gioco della vita cambia. Quindi consiglio a tutti di iniziare a meditare e di farlo non solo per rilassarsi ma proprio per disciplinare la mente a non pensare, a non far entrare pensieri ed emozioni che all’inizio vi bersaglieranno a raffica.

Successivamente provate a meditare sempre. E  cioè a pensare solo a ciò che state facendo allontanando pensieri futuri o passati.

Questo significa vivere il presente: stare in uno stato meditativo e di presenza costante.

Buon allenamento.

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